Il ricordo di Maddalena Santoro, sorella di don Andrea a 10 anni dalla morte

Radio Vaticana riporta in un intenso articolo il ricordo della prof. Maddalena Santoro.

Ci parla di don Andrea, Fidei Donum in Turchia, che spese la sua vita per la testimonianza e il dialogo fino all’effusione del sangue.

Vedi articolo completo in Radio Vaticana:

http://it.radiovaticana.va/news/2016/02/04/sorella_don_santoro_suo_sacrificio_seme_di_misericordia/1205870

 

Assalto alle Ancelle della Carità. Uccisa una suora ed il cooperante Francesco Bazzani

BURUNDI.- Un’altra notizia tragica ci viene comunicata dall’agenzia Minsa: due giovani di 20 e 24 anni hanno assalito la missione di Ngozi causando due vittime: suor Lukrecija Mamic di origini croate e il volontario Francesco Bazzani di Cerea, provincia di Verona. Ferita alle mani, ma fuori pericolo, suor Carla Brianza.
Continua a leggere

Reliquie del secolo XX: gli indumenti da carcerato del vescovo cinese Zhang donati a papa Giovanni Paolo Secondo

Dicembre 1985, una sera particolarmente lugubre in una cittadina al nord della Cina.
Notte fonda, luci fioche nelle strade. Freddo intenso come può esserlo da quelle parti.
Il visitatore dall’estero non aveva alcun appuntamento. Finita la cena, si preparava pigramente per la notte.
Però a sorpresa qualcuno bussò alla porta e si trovó davanti un anziano signore, curvo e dalla salute precaria. Sulle labbra ha un sorriso profondo e pacato, ma non dice nulla, sembra timoroso e fa cenno di voler entrare. Ha in mano uno strano fagottino.
Prima che lo straniero possa formulare una qualsiasi domanda, l’inatteso ospite è già entrato nella stanza.
Sono Melchiorre Zhang, il vescovo di Xiwanzi”, sussurra appena l’anziano signore.
Lo straniero stenta a credere. Per parecchi giorni aveva esplorato ogni possibilità per riuscire a incontrarlo, ma le autorità avevano sempre opposto un netto rifiuto. L’anziano vescovo era stato appena liberato dopo 33 anni di lavori forzati e di prigione. Era stato giudicato un “contro-rivoluzionario”, perché ai tempi si era rifiutato di stare al gioco del governo e accettare il progetto di rendere indipendente e autonoma la Chiesa in Cina.
Sì, sono proprio io, Zhang Kexing. Sono venuto per chiederti un favore: porta questo fagottino al Papa”. Le mani ora tremano allo straniero. La commozione cresce mentre il vecchio apre il fagotto e ne estrae un paio di calzoni ormai totalmente scoloriti e interamente rattoppati, e una sottile maglietta consunta con stampato un numero.
Dica al Papa che li ho portati durante tutti gli anni della mia prigionia. Sono i testimoni dell’amore che Gesù Cristo ha posto nel mio cuore, e della pace che lui mi ha donato. Nella vita ho amato solo Cristo e la sua Chiesa”.
Il visitatore, ormai in lacrime per la commozione, si ritrova inginocchiato davanti a questo uomo tutto pelle e ossa.

Mons. Melchiorre Zhang era stato rilasciato da poco. Una vita consumata in un’apparente inutilità. Morirà di cancro tre anni dopo, il 6 novembre 1988, privo di cure mediche e senza che gli venisse mai permesso di incontrare “estranei”.

Fonte (non letterale): Giancarlo Politi, Martiri in Cina, EMI, Milano, 1998, p. 103

Mi impressiona sempre la testimonianza dei perseguitati a causa del Regno, cristiani che come questo vescovo possono aver sopportato tanta violenza fisica e psichica senza perdere la fede in Dio e mantenendo vivo l’amore alla chiesa.

Don Andrea Santoro ricordato in Campidoglio dal sindaco Alemanno

«Bisogna fare in modo che in tutto il mondo ci sia la difesa della libertà religiosa», occorre «combattere forme di intolleranza», ha sottolineato il sindaco di Roma Gianni Alemanno, secondo il quale la figura di don Andrea Santoro è «punto di riferimento per tutte le libertà che caratterizzano la vita umana». Don Andrea «è un esempio da far conoscere. La sua esperienza e il suo sacrificio siano un grande esempio che dimostra cosa sia essere cristiano e sacerdote oggi».
Continua a leggere

Fissando l’attimo twittero: Gianni Riotta ricorda i cristiani perseguitati e martirizzati

Un fugace attimo nel timeline di uno degli italiani più seguiti ed amati in Twitter o una occasione per fermarsi a riflettere un poco tutti?
Poche ore fa Gianni Riotta ha segnalato nel suo Twitter un libro-reportage di Francesca Paci sui cristiani perseguitati nel mondo.
https://twitter.com/#!/riotta/status/52436718703476736
Continua a leggere

Il sacerdote giardiniere che coltiva il ricordo dei martiri a Tibhirine

Aprire ancora il grande cancello del monastero di Tibhirine quando qualcuno bussa alla porta è la risposta ai rapitori che hanno creato il terrore, rapito e assassinato i monaci: contro tutto e tutti, la gente continua a venire! E io non ho paura». Di professione Jean-Marie Lassausse, sacerdote francese della Mission de France, fa l’agronomo. Ma il campo evangelico che gli è stato assegnato dalla Chiesa è di quelli che sembrano impossibili da seminare. Dal 2001 si prende cura del monastero dei sette martiri di Tibhirine, rapiti da fanatici musulmani il 26 marzo 1996 e ritrovati sgozzati il 21 maggio di quello stesso anno.

Come vivere la missione in un paese dove non si può pronunciare pubblicamente il nome di Cristo per invitare a conoscerlo?

Vedi l’articolo completo:
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-lassausse-il-seminatoredi-cristo-in-terra-algerina-1381.htm

Omelia nel quinto anniversario della morte di Don Andrea Santoro

Omelia di don Giuliano Lonati nel ricordo di Mons. Luigi Padovese e sostenuti dalla memoria lutirgica di S. Agata Vergine e martire: 05.02.2011.

“Sicchè oggi siamo qui riuniti per vivere e condividere con maggior consapevolezza, la Pasqua del Signore Gesù e nostra con Lui ricordando questi due nostri Fratelli: l’uno, Don Andrea Santoro ucciso in questa chiesa Parrocchiale di Trabzon il 5 Febbraio del 2006 e l’altro, Mons. Luigi Padovese Vicario Apostolico della Chiesa di Anatolia ucciso il 3 Giugno del 2010 nella Sede del Vicariato, a Iskenderun Continua a leggere

Ricordo di mons. Padovese, vescovo, martire e tenore

Ho tra le mie mani la edizione “Come chicco di grano. Un ricordo di mons. Luigi Padovese assassinato in Turchia”. Il fascicoletto, edito dai Frati Minori Cappuccini di Lombardia, raccoglie testi su e di mons. Padovese, ucciso a  63 anni a Iskendurun, Turchia, il 3 giugno 2010. Egli fu un colto studioso delle origini della chiesa oltre che un uomo affabile ed aperto al dialogo con tutti. Il libretto descrive chiaramente le difficili condizioni del piccolo gregge dei cristiani in Turchia, dove la chiesa cattolica  non è nemmeno riconosciuta tra le minoranze religiose.  “Chicco di grano per la speranza di una chiesa” è il modo come lo ha ricordato il card. Dionigi Tettamanzi nel duomo di Milano il 14 giugno 2010, durante il funerale.  Fra i ricordi trascritti ci sono quelli di fra Mauro Jöhri, ministro generale dei cappuccini e mons. Ruggero Franceschini Arcivescovo di Smirne.

Continua a leggere