“La Terra degli Uomini Rossi – Birdwatchers“, per la regia di Marco Bechis, è la storia di un leader del popolo Guarani–Kaiowà che viene assassinato per aver guidato la sua comunità a rioccupare le terre ancestrali. Una storia che ricalca pari pari la vicenda di Marcos Veron, venuto in Italia nel 2000 per denunciare queste violenze e poi assassinato in Brasile.
Ma a fianco di tale tragico evento ce ne sono decine di altri del tutto simili. Multinazionali e grandi industrie stanno facendo il possibile per eliminare i popoli che, pur essendo da sempre proprietari delle foreste amazzoniche, vivono nel cuore delle selve brasiliane, perché si vogliono trasformare queste ultime in immense piantagioni agricole. “Da decenni, il Brasile è uno dei più grandi produttori di biocombustibili al mondo, e la maggior parte delle sue automobili funzionano a etanolo. Oggi, il paese ambisce a diventarne il più grande esportatore con 26 miliardi di litri all’anno entro il 2010. La maggior parte della canna da zucchero, da cui si ricava l’etanolo, viene coltivata in quelle che un tempo erano le foreste dei Guarani.
“La Terra degli Uomini Rossi” verrá presentato in concorsol al Festival di Venezia il 2 di settembre 2008.
Marco Bechis è regista di due altri film sull’America Latina: “Garage Olimpo” (2001) e “Hijos – Figli” (1999).