Domenica abbiamo concluso il “Lancement des activités des jeunes”, per intenderci la nostra “festa dell’oratorio” o meglio, l’apertura ufficiale delle attività parrocchiali per i giovani, visto che qui gli oratori non esistono: tre giorni belli, anche se un po’ faticosi per il “coadiutore” (…ma “Aumônier des jeunes” è più “solenne”!) che ormai non è più così “giovane”; ma è stato bello e insieme faticoso anche per il gruppo di giovani responsabili che hanno organizzato, vissuto e aiutato a vivere bene il tutto.
Questo ha permesso venerdì sera a tanti giovani della Parrocchia di apprezzare il film “Paul de Tars”, così come di offrire sabato mattina un pellegrinaggio a piedi verso la cappella di Pakete, un villaggio a 5 km. di distanza dalla città, con tre soste di meditazione a partire da un brano della lettera di san Paolo ai Galati. La stessa sera, un concerto di tre corali di giovani della nostra parrocchia e due danze etniche (quella dell’etnia Toupouri e quella dell’etnia Moundang) hanno tenuto alta la “tensione” della festa, che si è conclusa domenica mattina con una lunga (…non per colpa del celebrante!) messa parrocchiale, ben animata dai giovani stessi.
Su suggerimento del Papa, san Paolo sarà l’amico a cui chiederemo di darci una mano quest’anno nel nostro cammino alla sequela di Gesù. E’ per questo che: “Offrez à Dieu votre vie en sacrifice saint” (Rom. 12,1-2) è il tema che “legherà” e darà senso a tutte le attività che cercheremo di proporre attraverso la Pastorale dei giovani (in città e nei villaggi, con modalità diverse).
E’ stata anche una bellissima sorpresa quella che il Papa ci ha fatto nell’Angelus domenicale di annunciare che il suo primo viaggio apostolico in Africa farà tappa in Camerun nel marzo del prossimo anno (aggiungendo il provvidenziale: “a Dio piacendo”): non penso proprio che salirà fin dove siamo noi al Nord (anche perché il mese di marzo climaticamente è il mese più pesante da sopportare qui), ma visto che il programma non è ancora stato annunciato, possiamo sempre rimanere nella speranza di un’ulteriore sorpresa che sarebbe ancora più gradita!
don Alberto Dell’Acqua