Il Card. Tumi: “Boko Haram dialoghi e liberi i preti e la religiosa rapiti”

Il Card. Tumi: “Boko Haram dialoghi e liberi i preti e la religiosa rapiti”

È l’appello lanciato attraverso i massa media dal Cardinale Christian Wiyghan Tumi, Arcivescovo emerito di Douala, alla setta islamista nigeriana Boko Haram, invitando al dialogo per liberare i due sacerdoti, missionari Fidei Donum italiani, e la suora canadese rapiti il 5 aprile nel nord del Paese, al confine con la Nigeria.

Testimonianza di missio ad gentes in Guinea Bissau

Cosa dire della vera missione per cui siamo qui a São Domingos? Direi che qualche piccolo segnale di crescita della Chiesa lo vediamo, anche se occorre avere molta, ma molta e ancora molta pazienza…

Proprio ieri sera, dopo cena, sono andato in chiesa a pregare un po’ e vedo una bicicletta fuori. Penso a qualcuno che è venuto a cercare qualcosa che ha perso o a qualche lettore che è venuto a preparare la lettura, invece accendo la luce e vedo Inacio, inginocchiato davanti al Tabernacolo, tanto raccolto… e non solo per 2 minuti!! Quando si alza per uscire mi saluta e mi dice che andava a casa a lavarsi… Era appena uscito dal lavoro e prima di andare a casa è venuto a fare una visita a Gesù! Questo per me è un piccolo segnale di Pasqua, una briciola di crescita della fede di questa nuova chiesa.

Un altro bel segnale è il matrimonio che celebreremo sabato mattina. Si tratta di Geraldo e Fatima. Convivevano già e hanno figli. Lui battezzato, lei ha cominciato la catechesi quest’anno. E’ un bel segnale anche questo! Come sapete Parrocchia significa insieme di case di cristiani, cioè di famiglie cristiane. Noi qui a São Domingos abbiamo appena 7 famiglie. Sabato diventiamo 8! Un bel numero per cominciare. La matematica non mi è mai piaciuta, ma sta volta mi piace: 8 x 2 = 16. Siamo più degli apostoli, senza contare i figli. Se in 12 hanno convertito il mondo, pensate noi che siamo più di 12!!!

Nei villaggi fuori São Domingos stiamo continuando la catechesi degli adulti e dei giovani che hanno
chiesto la catechesi. Siamo proprio all’inizio totale, anche se abbiamo qualcuno che era stato battezzato anni e anni fa o in Senegal o nella capitale. Stiamo cercando di animare e formare queste persone perché diventino animatori di quelle comunità e futuri catechisti. Il segreto infatti è avere un buon catechista o animatore loro, dentro lo stesso villaggio. Le suore ci aiutano tantissimo con la loro promozione femminile. Quest’anno hanno cominciato a fare formazioni nei 4 villaggi che seguiamo. Formazione su come fare il sapone, i succhi di frutta, sul forno solare, ecc… Questo ci aiuta molto a conoscere, unire le persone e a motivarle. Ah! Dimenticavo! Le suore a São Domingos hanno aperto anche l’asilo, che già conta una quindicina di bambini!

Sempre nei nostri 4 villaggi ormai la gente ha già costruito delle cappelle provvisorie con rami di palme. Questo è segno del loro impegno e della volontà di formare una comunità. Noi non abbiamo fatto nulla. Sono loro che hanno fatto tutto e hanno messo in piedi questo luogo per la catechesi e la preghiera comunitaria. Ogni villaggio ha scelto un giorno in cui si riuniscono a pregare. Sono ai primi passi e noi quando possiamo andiamo a partecipare alla loro preghiera. Abbiamo spiegato loro che è la preghiera che forma la comunità e che permetterà di vedere molti frutti nel futuro, perché “Senza Gesù non possiamo fare nulla”!

Padre Franco Beati, PIME