“Imitare secondo la legge equità di Dio Padre” suggerimento di un padre della chiesa al ministro di eco nomia

Bel passo di un trattato si san Cipriano, ancora più attuale in un momento di crisi economica generale che, come sempre, tende a colpire i più deboli.

“La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuor solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune” (At 4,32). Questo è davvero nascere spiritualmente; questo è imitare secondo la legge celeste l’equità di Dio Padre: perché tutto quello che è di Dio è di uso comune per tutti gli uomini; nessuno deve essere escluso dai suoi benefici né dai suoi doni in modo che tutto il genere umano possa ugualmente godere della bontà e liberalità divina. Così tutti ugualmente illumina la luce del giorno, per tutti brilla il sole e spira il vento, tutti bagna la pioggia, tutti dormono di un solo sonno, su tutti splendono le stelle e la luna. Quale esempio di uguaglianza, quindi, se colui che possiede in questo mondo, rende partecipe delle sue rendite i suoi fratelli e, donando senza interesse, diventa disponibile a gratuite elargizioni e giusto, mostrandosi in tal modo imitatore di Dio Padre.