by padremassimo
RITROVATO IL BARICENTRO: LA FEDE COME INCONTRO CON CRISTO O CON IL POVERO?
Il Documento inizia bene. Inizia da dove doveva iniziare. Inizia dall´inizio: Cristo, la fede in Cristo, il Salvatore, il Signore, il Figlio di Dio, l´Amore del Padre che é manifestato a tutti.
La fede in Cristo non é piú presentata con i soliti girigogoli complicati, ma come una “esperienza di incontro”. “Incontro” é la grande categoria, ripetuta piú di cinquanta volte, perché la fede é incontro de persona a persona, incontro vivo con Cristo vivo.
Ma il Documento dice di piú: dice che tale incontro é necessariamente trasformatore. Trasforma tutta la vita a tutti i livelli: personale, comunitario, sociale e perfino ecologico.
Anche i telologi della Liberazione cominciano a fare la loro autocritica e cominciano a riconoscere che il punto di partenza non é la realtá, la storia o la prassi, o ancora il povero o l´escluso, ma é il Cristo, Figlio di Dio, il liberatore.
Ma perfino i teologi tradizionali e conservatori cominciano a rivedere la loro intransigenza, perché il punto di partenza non é tanto la dottrina della fede o i principi dogmatici. Il punto di partenza é Colui che nella Bibbia é il proprio “ Principio” l´Alfa di tutto, il Primogenito, il Principe in assoluto: é Gesú Cristo, e pronto!
La scelta dei poveri? Certo, continua come la grande scelta che qualifica la Chiesa di Gesú, che si é fatto povero e con i poveri ha aperto un nuovo cammino per tutta la umanitá. Ma prima dobbiamo sceglere proprio lui, Gesú Cristo e avere con lui un rapporto personale di amicizia, di intimitá, de amore per la sua persona e passione per la sua proposta.
É quello che significa poi l´essere discepolo che esige mistica e spiritualitá, per allontanare dal cristiano il rischio di diventare un mero funzionaro o impiegato di una azienda o di una impresa, magari multinazionale, ma che davanti ad una qualsiasi tempesta o tornaconto é il primo a fuggire, perché aveva scelto l´azienda e non il Cristo.
Il primo passo é pertanto l´incontro diretto col Cristo. Come? Attraverso l´ascolto orante della Parola, dell´esercizio della preghiera e dell´amore alla Eucarestia.
Il primo risultato di questo incontro é certamente la Conversione: diventare nuova creatura, figlio di Dio di diritto e di fatto, é vita nuova e cuore nuovo. É un Cristianesimo di “iniziati”, de persone che hanno “sperimentato”, ma é solo da qui che irrompe quasi automaticamente la missione, l´impegno per la giustizia e per la trasformazione nel mondo, con fedeltá, coerenza, umiltá, semplicitá, dialogo e molta speranza.
In parrocchia abbiamo cominciato la lettura e lo studio di questo documento di 554 paragrafi. Lo abbiamo anche semplificato per una lettura dinamica e per facilitarne l´approccio. Tutti, a partire dai piu semplici o analfabeti, lo trovano un documento che comunica la gioia di credere, l´entusiasmo di annunciare e l´ardore di lottare.
Lo studio servirá per elaborare le Direttrici Pastorali della Diocesi, che ha giá agendato la sua Assembleia per il mese di agosto, una assembleia participativa di tutti gli animatori delle centinaia di Comunitá sparse per i quartieri delle cittá, dei villaggi della campagna, della foresta e dei fiumi di tutto l´Acre. Metteremo in comune lo studio, la pratica pastorale e soprattutto l´esperienza dell´incontro vivo con Cristo vivo.
Partire bene per non sbagliare piú.