Presentato a Cannes film sulla vita dei monaci martiri in Algeria

Può un film senza “stelle” ed effetti speciali inchiodare il pubblico alle poltrone e commuoverlo profondamente raccontando la vita quotidiana e mistica di un gruppo di monaci trappisti nell’Algeria degli anni Novanta? È quello che è accaduto ieri quando in concorso sugli schermi di Cannes è arrivato Des Hommes et des Dieux di Xavier Beauvois sulla drammatica vicenda dei religiosi rapiti e assassinati a Tibhirine nella primavera del 1996, ancora oggi al centro di una difficile indagine giudiziaria. Se infatti all’inizio la strage era stata attribuita alla GIA (Gruppo Islamico Armato), in una fase processuale successiva si è invece parlato di un «errore dell’esercito algerino».

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La scheda del film.

La Terra degli Uomini Rossi, regia di Marco Bechis

La Terra degli Uomini Rossi – Birdwatchers“, per la regia di Marco Bechis, è la storia di un leader del popolo GuaraniKaiowà che viene assassinato per aver guidato la sua comunità a rioccupare le terre ancestrali. Una storia che ricalca pari pari la vicenda di Marcos Veron, venuto in Italia nel 2000 per denunciare queste violenze e poi assassinato in Brasile.

Locandina
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Ma a fianco di tale tragico evento ce ne sono decine di altri del tutto simili. Multinazionali e grandi industrie stanno facendo il possibile per eliminare i popoli che, pur essendo da sempre proprietari delle foreste amazzoniche, vivono nel cuore delle selve brasiliane, perché si vogliono trasformare queste ultime in immense piantagioni agricole. “Da decenni, il Brasile è uno dei più grandi produttori di biocombustibili al mondo, e la maggior parte delle sue automobili funzionano a etanolo. Oggi, il paese ambisce a diventarne il più grande esportatore con 26 miliardi di litri all’anno entro il 2010. La maggior parte della canna da zucchero, da cui si ricava l’etanolo, viene coltivata in quelle che un tempo erano le foreste dei Guarani.

“La Terra degli Uomini Rossi” verrá presentato in concorsol al Festival di Venezia il 2 di settembre 2008.
Marco Bechis è regista di due altri film sull’America Latina: “Garage Olimpo” (2001) e “Hijos – Figli” (1999).