1. La realtà: luci e ombre
Ci rendiamo conto che il primo ostacolo che ci troviamo ad affrontare siamo noi stessi.
E’ difficile non anteporre i nostri schemi mentali nell’osservare la famiglia latinoamericana, è difficile non cadere nel giudizio e nel confronto culturale o di modelli da cui proveniamo, continuando comunque a vivere con umiltà e ascolto la nostra identità cattolica.
La realtà della famiglia che incontriamo in maniera abbastanza trasversale nelle situazioni in cui operiamo, presenta determinate ombre e delle luci.
Le difficoltà oggettive che riscontriamo riguardano alcuni aspetti:
-la famiglia non può prescindere dalla realtà della società in cui è inserita: in un momento di crisi di valori etici e morali, anche la famiglia ne risente;
-sono carenti le scelte politiche che proteggano e promuovano la famiglia e gli individui più deboli che la compongono (anziani, donne, bambini, giovani);
-il panorama delle famiglie latinoamericane è enormemente eterogeneo, anche in ragione delle migrazioni interne, dell’emigrazione, delle mescolanze tra differenti etnie;
– non esiste più un modello triangolare di famiglia (madre-padre-figli), a cui si sono sostituiti una moltitudine di modelli alternativi (famiglie monoparentali, famiglie allargate..);
-la famiglia subisce le conseguenze di un’instabilità socio-economica e di una povertà materiale, lavorativa, educativa, sanitaria. Serie problematiche la attraversano: “machismo”, violenza intra-familiare, violazione dei diritti dei più deboli, sfruttamento della donna e del lavoro minorile, alcolismo, gravidanze in età precoce, aborto, abusi psico-fisici.
Tra le luci che abbiamo individuato emergono la capacità di sfruttare appieno il valore della famiglia intesa in senso “allargato” e la sua dimensione di accoglienza, rendendola in grado di sopperire a eventuali carenze affettive. Aggiungiamo uno spiccato atteggiamento di accoglienza pure nei confronti della vita, anche se spesso non si traduce in maternità o paternità responsabili.
2. Le sfide
Quando, come spesso accade, il modello di famiglia che incontriamo, qualunque esso sia, non è in grado di rendere felici tutti i suoi membri, occorre identificare le sue figure deboli (maggiormente donne e minori) e convogliare su di loro gli sforzi umani e pastorali.
Ci rendiamo conto che la pastorale familiare pertanto non può prescindere dalla pastorale giovanile. Si rende quindi necessario pensare ad un accompagnamento dei giovani, condividendo i loro problemi quotidiani, ma al contempo ponendo lo sguardo su di essi come ai futuri “capifamiglia”. Strumenti che riteniamo validi possono essere l’oratorio, il doposcuola, gli spazi sportivi, così come altri luoghi di aggregazione che costituiscano un valido supporto a quanto la famiglia non sempre riesce ad offrire. Anche la proposta di un modello di catechesi che non sia solo quello tradizionale, insieme a momenti di vita di gruppo, ritiri e corsi formativi, possono offrire una possibilità di incontro con Cristo e un’esperienza di fede che segni la loro vita. Sempre in un’ottica preventiva, riteniamo importante anche la proposta di corsi di preparazione prematrimoniale.
In considerazione della situazione famigliare precedentemente delineata, crediamo che da un punto di vista più strettamente pastorale, come Chiesa dobbiamo farci carico ed accompagnare la famiglia nell’affrontare e risolvere le difficoltà oggettive che l’affliggono. Indichiamo alcune modalità in questo senso:
– spingere le famiglie ad una coscientizzazione dei propri problemi, e quindi delle opportunità e dei servizi esistenti, così come dei propri diritti;
– offrire e promuovere corsi di formazione umana e professionale per rispondere ad esigenze concrete;
– favorire la comunicazione tra le famiglie e la condivisione della loro vita anche attraverso strumenti quali i gruppi di lettura orante della Bibbia e la catechesi tradizionale o familiare;
– proporre possibili testimonianze di vita familiare, anche attraverso la presenza ed il servizio di coppie o famiglie di laici missionari;
– difendere con coraggio il valore della vita in tutti i suoi aspetti ed ambiti, senza pregiudizi ma con comprensione e misericordia.
Ci permettiamo infine di esprimere ciò che osserviamo nel nostro operato pastorale corrente. L’Eucaristia continua certamente ad essere il centro della vita di fede della Chiesa Cattolica e della sua proposta pastorale. In America Latina, la situazione di irregolarità della maggioranza delle famiglie non permetterebbe a molte persone di accostarvisi con pienezza, ma la prassi effettiva parla in tutt’altro senso. Di fronte a questo, come Chiesa, ci chiediamo: quali atteggiamenti pensiamo di adottare?
Fonte: Sintesi Tematica dell’incontro missionari italiani a Lima 2009