C’è un testo del “Concilio Vaticano II” che mi è stato di guida nella mia esperienza di prete Fidei Donum, e che lungo gli anni è andato assumendo un significato sempre nuovo per me. Il testo è noto e si trova nel Decreto Ad Gentes. n, 24.
“ Il missionario diventa infatti partecipe della vita e della missione di colui che ‘annientò se stesso prendendo la natura di schiavo’ , deve quindi essere pronto a mantenersi fedele per tutta la vita alla sua vocazione, a rinunciare a se stesso e a tutto quello che in precedenza aveva in proprio, ed a farsi tutto a tutti”
Mi sono chiesto con insistenza: Che cosa è “tutto quello che avevo in precedenza” che io come Fidei Donum ho dovuto imparare a rinunciare per farmi tutto a tutti ?
La risposta a questa domanda non l’ho trovata sui libri, ma l’ho percepita in modo progressivo e sempre più chiaro non senza una sofferenza interiore. Cerco di spiegarmi. Continua a leggere